Il lavoro si sofferma sull’argomento ormonale e in particolare su come gli ormoni sessuali femminili influenzino la nostra salute generale sia a livello fisico, di salute ed emotivo, con l’obiettivo di creare un piano di allenamento adeguato per questa lunga fascia d’età che va dai 35 anni ai 55 anni. La scienza e la medicina hanno fatto molti progressi nel corso degli anni, permettendoci di comprendere l’effetto che gli estrogeni, in relazione anche ad altri ormoni come il progesterone e il testosterone, hanno sul nostro corpo e sulla nostra salute fisica e sugli stati emotivi, permettendoci di capire meglio cosa ci aspetta con il cambiamento ormonale, in modo da poter prevenire i rischi più comuni. Siamo quindi in grado non solo di vivere questi cambiamenti in modo più consapevole e sereno, ma anche di seguire uno stile di vita e di praticare un allenamento più adatto alle nostre esigenze fisiche, ponendoci sempre nuovi obiettivi. Per questo motivo, ho voluto creare un piano di allenamento seguendo il vasto repertorio di BASI Pilates Block System, per aiutare le donne di questa fascia d’età a vivere questi anni di transizione con più serenità ed energia.
Il lavoro in progressione qui proposto è in fase di sperimentazione e di sviluppo, ma è basato sulla certezza avvallata da studi scientifici, che il metodo Pilates è una forma di esercizio fisico che aumenta il controllo dei muscoli del core, migliorando il condizionamento di tutti i gruppi muscolari che compongono il nucleo, inclusi i muscoli del pavimento pelvico. Il Pilates è pertanto un programma aggiuntivo al lavoro di propriocezione e consapevolezza del perineo, che migliora la flessibilità e il controllo dei muscoli pelvici. L’obiettivo finale è integrare il lavoro nel corpo e farlo entrare nella quotidianità.
L’ambiente della danza ha a lungo tratto benefici dal Pilates.
I ballerini sono atleti strepitosi a giudicare dalle prodezze che riescono a compiere e dal livello della loro forma fisica. Essi necessitano di una preparazione atletica eccezionale che affianchi l’allenamento specifico della danza e contribuisca alla prevenzione e alla riabilitazione. Migliorare la prestazione artistica grazie ad un maggiore controllo del corpo, affrontare la performance con una sensazione di minore fatica e prevenire l’insorgere degli infortuni, sono stati gli obiettivi principali del mio lavoro.
Pertanto, attraverso il metodo BASI®Pilates, ho delineato un programma di allenamento personale portando maggiore attenzione al rinforzo del core e al lavoro di allungamento durante l’estensione della colonna vertebrale. Infine mi sono focalizzata sul mantenimento della flessibilità in relazione al potenziamento della forza e della resistenza muscolare.
Ciclismo e Pilates possono sembrare apparentemente due discipline molto lontane tra loro, ma in
realtà si integrano perfettamente. Il ciclismo è una pratica sportiva che se praticata con assiduità e
per lungo tempo può portare a deviazioni posturali e squilibri muscolari a causa della postura che il
ciclista è dovuto a mantenere per molte ore sulla sella. Il Pilates, dal canto suo, apporta importanti benefici a chi va in bici sia in termini di prestazioni, sia in termini di riequilibrio posturale e quindi risulta benefico per migliorare la performance sportiva e per la riduzione di problemi e dolori che si manifestano durante e dopo la pedalata (mal di schiena o alla cervicale e muscolatura contratta).
Il rugby è uno sport complesso, ha molti ruoli che richiedono sia caratteristiche fisiche che capacità diverse fra loro. La forza fisica è sicuramente uno dei requisiti primari, perciò è molto importante per un atleta che pratica questo sport, ad ogni tipo di livello, preparare il fisico a ricevere gli impatti, inevitabili durante una partita.
Affiancare agli allenamenti specifici un programma di pilates generale che vada a lavorare sia sugli scompensi che sugli allineamenti generali e a stimolare la muscolatura e le articolazioni in maniera alternativa porterà alla prevenzione di alcuni tipi di infortuni e ad un miglioramento generale della performance.
La Depressione costitusce uno dei disturbi mentali maggiormente diffusi ed è presente nella popolazione di ogni età, inclusi adolescenti e bambini in età scolare. Spesso tendiamo a vedere l’esercizio fisico solo nei suoi effetti sul corpo, ma sempre più ricerche dimostrano la sua utilità anche nella salute e nell’equilibrio della nostra mente. Il Pilates è uno strumento utilissimo per il miglioramento dell’umore e dell’autostima, delle relazione e occasioni sociali ed in generale dell’intera qualità della vita.
Il mondo della kickboxing è un mondo affascinante e complesso in cui erroneamente si pensa che la forza sia l’unica qualità che conta. Come il Pilates è una vera e propria disciplina dove precisione, rigore, passione, flusso, consapevolezza e controllo sono fondamentali. Per questo motivo affiancare in crosstraning un programma di Pilates all’allenamento di kickboxing è un’ottima strategia per stimolare la muscolatura, migliorare le prestazioni, avere più consapevolezza del proprio apparato muscolare e scheletrico e ristabilire equilibrio in tutto il corpo.
In seguito alla distorsione e frattura del malleolo peroneale per recuperare una buona funzionalità dell’articolazione bisogna prestare molta cura nella fase di riabilitazione per prevenire l’insorgere del dolore cronico. Attraverso il Pilates si può impostare un lavoro di riabilitazione con obiettivi precisi come rinforzare i muscoli del complesso caviglia-piede ed arti inferiori, affinare la consapevolezza e la propriocezione dell’appoggio plantare, stabilizzazione del bacino e del cingolo scapolo omerale, ritrovare l’elasticità, equilibrio, stabilità e riequilibrare la postura in generale.
La rivoluzione digitale e la fruizione degli strumenti informatici che abbiamo a disposizione influenzano quotidianamente gli aspetti posturali dell’uomo moderno, in particolar modo gli adolescenti appartenenti alla così definita Screen generation poiché sono i maggiori fruitori degli strumenti digitali e sono quelli che rischiano maggiormente di risentirne, poiché il loro apparato scheletrico-muscolare è ancora in fase di sviluppo.
Si approfondisce in questa tesina come il Pilates e i suoi principi sono la disciplina ideale per impostare un lavoro efficace ed efficiente con la generazione degli adolescenti.
La pole dance ha avuto una enorme diffusione negli ultimi 15 anni. Con la crescita di questa disciplina è aumentato anche il livello di difficoltà delle performances e la richiesta, da parte degli atleti professionisti ed insegnati,di aver maggiore flessibilità ma allo stesso tempo controllo del proprio corpo. I principi del Pilates, che rendono questo metodo unico, trasformandolo in una forma di allenamento mente-corpo più, hanno degli aspetti similari con quelli che sono i bisogni dell’atleta di pole dance. In particolare i principi della consapevolezza, dell’ equilibrio, della concentrazione,il centro, il controllo, la precisione e il flusso e l’armonia (quest’ ultimi introdotti da BASI). Per queste ragioni lo studio in oggetto intende dimostrare la validità del Pilates in quanto metodo efficace per migliorare la flessibilità mantenendo però integrità nelle articolazioni soprattutto di spalle, anche e colonna vertebrale andando inoltre ad agire in profondità nel rinforzo del core.
Creare un movimento più consapevole attraverso i principi del Pilates può migliorare le performance di una ballerina particolarmente concentrandosi sul rafforzamento addominale e all’allungamento poiché rappresenta un punto di svolta per un lavoro tecnico preciso e crea presupposti per un percorso accademico e professionalizzante nel mondo della danza.
I concetti che stanno alla base del Pilates possono aiutare i ballerini, sia a livello professionistico che amatoriale ad allenarsi con la giusta consapevolezza e in modo correttivo e preventivo di possibili infortuni o atteggiamenti posturali errati che potrebbero portare conseguenze a lungo termine a livello di salute della schiena e delle articolazioni in generale.
Tra tutti i principi che rendono unico il metodo Pilates, differenziandolo dalle altre discipline e identificandolo come una forma di allenamento mente-corpo piuttosto che solo un movimento fisico, a mio avviso, quello più esemplificativo che raccoglie in sé tutti gli altri è l’equilibrio. Quello che si cerca di raggiungere con il Pilates è in definitiva l’equilibrio nel senso più vasto del termine, che riguarda non solo il nostro fisico ma anche la nostra mente, i quali sono indissolubilmente legati al punto di influenzarsi a vicenda: ad ogni nostro stato emotivo, infatti, corrisponde un determinato schema respiratorio e una certa postura, ma è vero anche il contrario, attraverso il movimento fisico si può portare un cambiamento sui nostri pensieri e sulle nostre emozioni, usando dunque il movimento come strumento di guarigione.
All’interno di questo lavoro di tesi ho avuto modo di approfondire con curiosità la fisiologia e la fisiopatologia polmonare studiando nello specifico un caso di Sclerodermia polmonare: patologia a cui consegue la fibrotizzazione del tessuto alveolare. Ho sfruttato BASI® come uno strumento e ho utilizzato una vasta gamma di esercizi tratti dal Block System per sperimentare tutte le strategie di lavoro possibili.
È un lavoro di correzione posturale che avviene per gradi, impostando un programma di allenamento progressivo, facendo un lavoro di rinforzo generale con maggior attenzione sulle zone della patologia da correggere.
Come migliorare un caso di lassità legamentosa in una giovane ginnasta.
Focus del lavoro, attraverso il metodo Pilates, sarà quello di dare stabilità articolare a due distretti specifici particolarmente sollecitati in questo sport: l’articolazione del ginocchio e quella scapolo-omerale.
Questa tesi indaga sugli effetti dell’allenamento Pilates come processo di apprendimento e ri-educazione non solo fisica ma anche mentale e quindi i suoi effetti sulla patologia.
Nello specifico il lavoro si concentra sulla malattia autoimmune reumatologica, sostenendo l’ipotesi che l’intervento di un allenamento costante e consapevole possa modificare il livello di stress cronico e quindi dolore e infiammazione connesso a tale patologia.